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Dai, iniziamo a conoscerci un po’!

  • Immagine del redattore: Claudio
    Claudio
  • 12 ott 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 23 mag 2020


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All’inizio si è sempre un po' titubanti quando c'è da conoscere qualcuno, vero? Poi però finisce che ne valeva la pena. Io lo penso tutte le volte!


Sii Gentile: perché questo nome

Non è stato tanto facile sai? Dare un nome è una di quelle attività che ho iniziato da

piccolo. Davo un nome alle scarpe, al mio Walkman, poi alla mia prima macchina, a qualche cliente dell'agenzia, e da due annetti anche a mia figlia.



Non so quale sia stato più complicato. Forse quello di mia figlia.

È importante il nome. “Dare il nome”. Lo chiamano “naming” quelli del marketing. E la gente paga fior di quattrini per avere quello giusto. Perché è complicato, maledettamente.

Condiziona, sai? Condiziona molto. Condiziona l’umore, il futuro, nel caso di un blog anche il tono di voce (cosa su cui ho riflettuto molto, grazie alla mia amichetta Valentina, poi non so cosa ne sia uscito ^_^).

Io, per esempio, mi chiamo Claudio. È un nome importante, degno di un imperatore. Ma l’etimologia non lascia dubbi, e a me fa male il ginocchio. È colpa del nome, ne sono strasicuro :)


È da un po’ che sono appassionato di comunicazione ed è da un po’ che voglio scrivere di Gentilezza e comunicazione gentile.

Voglio farci un libro, solo che non so come si scriva un libro. Neanche un blog, ma è gratis per tutti. Mi sembra una scelta gentile nei confronti di chi mi regala qualche minuto della sua vita.

Sii gentile: è un consiglio, non un imperativo.

Dare consigli a chi non li chiede è una di quelle pratiche sconsigliatissime dai guru della comunicazione se vuoi farti degli amici, ma a me è capitato di farlo un sacco di volte. Qualche volta ho fatto proprio bene.

Il tono giusto sarebbe un sorridente “sii gentile, fidati di me. È la scelta migliore per tutti. Ne varrà la pena”.

Poi dirlo mi piace. Prova a dirlo piano. Ehddai, prova! Ogni volta che scandisco “sii” mi si allargano le guance a mo' di sorriso (che poi è un ottimo condizionamento psicologico, da fare spesso quando sei un po’ giù. Funziona. Poco, ma funziona) e finire con “gentile” mi sembrava l’idea più opportuna. È di quello che voglio parlare, no? E se è vero che l’ultima cosa che senti ("l’effetto recenza" di cui tanto si parla) ha un impatto importante, se di una una canzone è la fine che condiziona di più, mi piace che rimanga nell’orecchio per un po’ l’eco della parola “gentile”. Ti va di dirlo con me? Vai, lentamente: Siiii-gentiiile. Bello, sì!


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Se vogliamo conoscerci, è importante che tu sappia che sono follemente innamorato del surf. Ma tanto proprio :)



Qui ero a Sagres, appena uscito dall'acqua. Ho mandato una foto a Francesca che mi ha chiesto come stessi :) [Algarve 2018]

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Ho altre 2 passioni: i tramonti e la pizza :) [Tenerife 2011]

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Io sornione ad Arrifana [Algarve 2018]

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Io e Francesca al Parc Güell. Qui eravamo ancora giovincelli e sfigliati (nel senso che Bianca non era nata!). [Barcellona 2013]

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Qui Bianca mi insegna a preparare i biscotti per Babbo Natale :) [Bologna 2019]

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