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Il “pensiero positivo” è una truffa, bella e buona.

  • Immagine del redattore: Claudio
    Claudio
  • 26 feb 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 24 apr 2020


Oltre al titolo maledettamente gagliardo dell'immagine, devi sapere tengo molto al contenuto di questo articoletto.

Vuoi vivere una vita serena? Trasforma i pensieri negativi in positivi. Balle :)

Già. È un espediente, tutta fuffa.

Mi spiego.

Dividere i pensieri in positivi e negativi è del tutto aleatorio, e addirittura pericoloso.



Le nostre sono sempre valutazioni soggettive; le probabilità che un pensiero sia positivo per te, e non per tutti, sono potenzialmente infinite. 

Per esagerare, per iperbolizzare, immagino che nella testa malata dei più spietati ed efferati criminali, ci fosse un pensiero per loro positivo. Capisci?


La guida delle nostre azioni non può essere un fumoso e indefinito pensiero positivo, ma l’oggettività di qualcosa di tangibile e utile per tutti. Con un esempio che faccio spesso, i pensieri sono mattoni: possono schiacciare o costruire. (Da qui il meraviglioso titolo).

Questo fa realmente tutta la differenza del mondo. 


Una condotta gentile, deve comprendere che il fine di un’azione, che caratterizza e cataloga quell’azione, è l’effetto che ha su noi stessi e sugli altri

Chiediti: "quell’azione è riconoscibile come positiva in senso assoluto?" No. Può esserlo in relazione alla tua comunità, alla tua cultura e al momento storico i cui vivi. Forse.

Comprendi le regole comunicative e agisci di conseguenza. 

Se vuoi farti capire, se vuoi portare del buono negli altri, impegnati e parla la lingua del tuo interlocutore. Ogni parola si forma da un pensiero. Il pensiero mescola gli elementi per creare la parola e la realizza. Ogni parola è un oggetto. Comprendi bene se il tuo interlocutore ha capito le tue intenzioni e utilizza in maniera costruttiva l’oggetto. 

Dev’essere il tuo valore costante. 

Essere un interlocutore gentile significa mettere l’altro nelle condizioni di capirti e per farlo devi conoscerlo. E lo stesso vale per noi. Se non ci conosciamo a fondo, non sapremo mai essere efficacemente gentili con noi stessi. Se non sappiamo quello che vogliamo, non sapremo mai come raggiungerlo.

Io penso costruttivo. Una costruzione si basa su un progetto architettonico e la scelta dei materiali, in base alle proprie risorse e ai fini. Analizza e studia le possibilità di azione e scegli i migliori marerliali possibili.

Costruisci la migliore comunicazione che puoi e la più utile per te e gli altri. Proteggi, alimenta, rassicura, sprona, aiuta.

Le parole sono cose. Usale per costruire.


Ti consiglio un bel libro di Russ Harris "La trappola della felicità". Mi ha aiutato molto


 
 
 

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